facebook vs google
Facebook vs Google: quale ti fa guadagnare di più?

Facebook vs Google: chi vince?

Ardua scelta, quella di Facebook vs Google. Un vero dilemma amletico a cui oggi cercheremo di dare una risposta, per orientarti al meglio nello strano mondo dell’advertising. Ora, sappiamo che entrambi gli strumenti, seppur profondamente diversi, sono i più amati dagli utenti del web.

Big G è il motore di ricerca più utilizzato in Europa e il social network di Zuckerberg conta più di un miliardo di utenti attivi ogni giorno. Quindi, il pubblico c’è e le opportunità sono infinitamente grandi, ma come fare a scegliere a quale strumento affidarti per la tua attività?

Prima di tutto: strumenti diversi, obiettivi e strategie opposti. Facebook è un social network e come tale va a intercettare un pubblico che possiamo definire freddo, nel senso che non sta effettivamente cercando i tuoi prodotti e si trova sul social per altri – e disparati – motivi. Google, al contrario, intercetta i target caldi, quelli che effettuano una ricerca – digitando delle parole chiave – di prodotti o servizi come i tuoi.

Va da sé che, a seconda di quali sono i tuoi obiettivi – e la tipologia di prodotti o servizi che vendi – sceglierai lo strumento che meglio ti permette di raggiungerli in breve tempo e con un budget ridotto.

Facebook: pro e contro

✅ Segmentazione dettagliata: puoi impostare un target molto specifico, scegliendo interessi, comportamenti e dati demografici. Puoi inoltre intercettare i pubblici simili e raggiungere gli utenti che hanno interagito con il tuo sito web o altri contenuti, scegliendo diversi intervalli di tempo.

✅ Grande impatto visivo: se sei una persona creativa, Facebook è il posto giusto per te. Puoi creare tante tipologie di inserzione e scegliere diversi contenuti a seconda della tua attività. Immagini, video, caroselli e addirittura i bellissimi Canvas e gli annunci dinamici, in cui puoi personalizzare sfondo, titoli ed etichette speciali a seconda dei periodi.

✅ Costi bassi: puoi intercettare un pubblico vasto in tempi rapidi e costi per clic piuttosto bassi.

❌ Meno conversioni dirette: l’utente si trova nella fase iniziale o addirittura potenziale del customer journey, quindi è molto più difficile ottenere conversioni dirette. Dipende qual è il tuo obiettivo, ma sicuramente Facebook è più adatto a strategie di brand awareness o lead generation.

❌ B2C: proprio per la sua natura di social media, la maggior parte degli utenti sono consumatori finali, per cui se hai un mercato B2B, Facebook non è lo strumento adatto a te.

Google: pro e contro

✅ Segue l’intenzione di ricerca dell’utente: l’utente che viene intercettato su Google è in una fase più avanzata del suo processo di acquisto, rispetto a Facebook. Su big G, infatti, conosce già la sua necessità e sta proprio effettuando una ricerca per trovare quei prodotti e quei servizi, magari proprio i TUOI.

✅ Premia la qualità: l’algoritmo di Google presta molta attenzione ai contenuti e più questi sono coerenti con le esigenze degli utenti, più verranno resi visibili tra i primi risultati.

✅ Pubblico immenso: Google ha un pubblico enorme, sparso in tutto il mondo.

❌ Costi: a seconda del tuo settore di riferimento, i costi per le campagne possono essere molto elevati e cambiare costantemente.

❌ Fantasia più limitata: i formati disponibili per gli annunci sono più standard e meno creativi rispetto a Facebook.

Ok, ok. Facciamo chiarezza. 😁

Se hai un brand forte sul mercato e vuoi generare vendite dirette e aumentare le conversioni, allora Google è sicuramente lo strumento migliore, anche se con costi superiori, ne vale la pena. Al contrario, ti conviene investire su Facebook per aumentare la tua brand awareness, per far conoscere la tua nuova attività – o prodotto – e generare nuovi lead.

In realtà, la COSA MIGLIORE è utilizzarli entrambi, specialmente in termini di visibilità. Non servono grandi budget, niente paura. Basta impostare la strategia giusta, per questo ci siamo noi! 😉 Un team giovane e dinamico, super aggiornato e soprattutto, SUPER MOTIVATO! ☺️

SCRIVI AL TEAM!

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Google Ads: 5 consigli per l’annuncio perfetto

Campagna Google Ads, aiuto!  

Ci hai messo tanto tempo e impegno eppure i risultati delle tue inserzioni non hanno funzionato. Cos’è successo alla tua campagna Google Ads 

La stagione estiva è sempre più vicina e per il tuo hotel ottenere traffico sul sito e incrementare le prenotazioni è sicuramente una delle attività più importanti.  

Impostare una campagna nel modo giusto è quindi fondamentale per ottenere dei risultati. Scegliere un titolo che sappia attirare l’attenzione, una bella foto e una descrizione pertinente sono gli elementi che rendono l’annuncio un’inserzione efficace.  

Vediamo insieme come scrivere l’annuncio perfetto.   

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 1. Catturare l’attenzione  

Il titolo è la prima cosa, insieme all’immagine, che salta all’occhio. Bisogna scegliere un titolo d’effetto, che incuriosisca l’utente e attivi in lui un interesse verso il nostro prodotto o servizio.  

Stessa cosa per la foto. Se hai un hotel, puoi scegliere la foto di una camera. Rendi l’ambiente luminoso e curato, e se possibile, affidati a un fotografo professionista.  

La descrizione è il testo di presentazione in cui descrivi ciò che offri quindi non sottovalutarlo. Utilizza le parole giuste, immagini evocative e punta sui plus del tuo hotel 

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2. Target e keyword: combinazione vincente 

Prima di iniziare qualsiasi strategia di marketing, così come per quella commerciale, è fondamentale individuare il target a cui vogliamo comunicare. Una volta appurato che, ad esempio, vogliamo creare un annuncio che attiri giovani coppie nel nostro hotel fronte mare, andremo ad individuare le keyword pertinenti all’argomento “vacanza di coppia al mare”.

Immedesimati nell’utente che compie la ricerca, che cosa digiteresti per trovare risultati pertinenti? Individua più combinazioni possibili e inseriscile nel tuo annuncio. 

Il più efficace è sicuramente lo strumento di pianificazione delle keyword interno a Google Ads. Se invece vuoi cimentarti con informazioni più dettagliate e con la Seo, esistono diversi programmi che ti aiutano in questo passaggio. Analizzano i volumi di ricerca delle singole keywords, la pertinenza e le potenzialità che avrebbe il tuo annuncio se usassi determinate parole chiave piuttosto che altre. Non preoccuparti, sembra più difficile di quel che è! 

È utile fare una lista di parole chiave con una keyword principale e altre correlate che aiutino i motori di ricerca a “leggere” l’argomento del tuo annuncio in modo che abbia un bacino più ampio di visualizzazioni. 

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 3. Come si compone un annuncio  

Un annuncio in Google Ads si compone di 3 parti 

  • Il titolo: è diviso in 3 elementi, il titolo principale e 2 titoli successivi che hanno il compito di inserire dettagli importanti e rendere ancora più invitante il primo titolo. Tutti i titoli hanno un massimo di 30 caratteri. È fondamentale che i titoli contengano il nome del brand, quello del servizio e una call to action (invito all’azione).  
  • Url: è l’indirizzo della pagina su cui atterra l’utente cliccando sull’annuncio e deve contenere alcune delle parole chiave principali
  • Descrizione: con un massimo di 90 caratteri, è la parte in cui descrivere il tuo servizio sottolineando i vantaggi e le differenze rispetto ai competitor. Utilizza immagini evocative che facciano sentire la persona coinvolta, come se stesse già vivendo la sua vacanza. Ad esempio se il tuo è un hotel con centro benessere, potresti scegliere una foto della Spa e titolare “Scopri il tuo nuovo spazio di relax”. Anche qui, come nel titolo e nell’Url, è fondamentale inserire le keyword che permettono a Google di capire l’argomento del tuo annuncio e quindi indicizzarlo meglio.   

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 4. Rete di ricerca o display? 

Puoi inserire il tuo annuncio all’interno della rete di ricerca e quindi farlo comparire, a fronte di una ricerca dell’utente, sopra i risultati organici contrassegnato da una specifica etichetta, oppure all’interno della rete display e farlo comparire sotto forma di banner su diversi siti web 

La scelta varia a seconda degli obiettivi della campagna. Un annuncio nella rete di ricerca corrisponde a un approccio pull nel senso che è l’utente a cercare informazioni su un servizio a cui vengono forniti risultati pertinenti. Un ad nella rete display invece, è un approccio che si definisce push perché l’annuncio compare mentre l’utente naviga online.  

Nel primo caso, è utile strutturare l’annuncio con il focus sul perché la tua offerta è migliore delle altre e non tanto su ciò che vendi perché l’utente, a fronte della query, si troverà davanti diverse offerte tra cui scegliere. Nel secondo caso invece, bisogna creare nell’utente un coinvolgimento verso il tuo servizio o, nel caso del così detto remarketing, risvegliare il suo interesse (il remarketing è rivolto ad utenti che hanno già visitato il tuo sito senza compiere alcuna azione).  

 5. Copywriting persuasivo: cosa scrivere per essere efficaci 

 

Insomma. La chiave è attirare l’attenzione, convincere l’utente a scegliere il tuo annuncio e quindi compiere un’azione. In questo ci viene in aiuto la scrittura persuasiva. 

  • Utilizza immagini che evochino sentimenti ed emozioni  
  • Usa una domanda ad esempio “cerchi un hotel con spa?” 
  • Scegli delle formule come “non perdere l’occasione” o “ultime camere rimaste, affrettati”  
  • Promuovi offerte e sconti speciali, magari con un limite di tempo per dare l’idea dell’urgenza e spingere l’utente a concludere l’azione 
  • Ricorda le call to action e usa parole come “scarica”, “prenota qui”, “scopri la novità” ecc.  

 

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