Campagne Google Ads: qual è il CTR ideale

Se hai fatto un po’ di pratica con Google Ads, saprai quanto sia importante il CTR. Il Click Through Rate, infatti, è fondamentale per valutare l’andamento e l’efficacia delle tue campagne.

Prima di tutto, che cos’è il Click Through Rate? Si tratta della percentuale di click ricevuti da un annuncio, ottenuta dividendo il numero di clic totali per il numero delle visualizzazioni che lo stesso annuncio ha collezionato.

Si intuisce facilmente, quindi, che più il CTR è elevato, più le tue campagne Google Ads hanno successo: i tuoi annunci hanno incontrato l’interesse degli utenti. Ma qual è la percentuale sotto la quale non bisogna scendere e qual è il valore ideale?

Il CTR medio è del 9% per gli annunci di ricerca e del 5% per gli annunci display. Mentre questi ultimi, infatti, appaiono all’utente mentre svolge una qualsiasi attività sul web, i primi vengono visualizzati in seguito alla ricerca attiva da parte dell’utente di un prodotto/servizio e tendono ad avere una percentuale di click maggiore. Inoltre, gli annunci di ricerca compaiono in cima alla pagina, prima dei risultati organici e non vederli è praticamente impossibile.

Dunque: se il CTR della tua campagna di ricerca Google Ads supera il 10% o il CTR di un annuncio display supera il 6%, significa che hai fatto un ottimo lavoro.

Ma da cosa dipende il CTR? Dal target, dai contenuti e dalla scelta delle keyword: sono questi i fattori che influenzano l’efficacia della tua campagna. Vediamoli nel dettaglio.

Conoscere il tuo pubblico di riferimento è la base di qualsiasi strategia. Più conosci le persone a cui interessa – o può interessare – il tuo prodotto, più ti sarà semplice creare dei contenuti personalizzati e adatti alle loro esigenze o desideri. Il tono di voce, le parole utilizzate, i contenuti visuali… vanno scelti in base al pubblico a cui vuoi comunicare.

E veniamo al succo: per contenuti intendiamo sia i testi, le immagini e i video contenuti negli annunci sia l’eventuale landing page o sito web su cui atterra la campagna. Se stai facendo una campagna di ricerca, sicuramente è importante concentrarsi sul titolo: fai in modo che sia originale, generi curiosità e quindi inviti l’utente a cliccare. Se invece stai creando un annuncio display, scegli con cura le immagini o i video: sono quelli che per prima cosa saltano all’occhio e devono saper catturare l’attenzione. Qui trovi qualche consiglio per creare contenuti efficaci e qui per creare delle landing page che generano conversioni.

L’ultimo fattore, uno dei più importanti, riguarda le parole chiave scelte. Usare keyword generiche può farti intercettare un pubblico di utenti più ampio, ma che potrebbe non essere realmente interessato al tuo prodotto: il rischio in questo caso è di sprecare budget per utenti che cliccano ma non trovano ciò che cercano. Al contrario, se scegli keyword più specifiche, fai in modo che i tuoi annunci appaiano solo in relazione a ricerche coerenti con il tuo prodotto o servizio. In questo caso il numero di utenti raggiunti è minore, ma avrai maggiori opportunità di pagare per un click da parte di un utente davvero interessato. 

Utilizza lo strumento di ricerca keyword di Google Ads e confronta i volumi di ricerca e il costo per click: più la concorrenza è elevata, più il costo per click aumenterà, quindi scegli parole chiave che abbiano un numero di ricerca non troppo elevato.

Oltre a capire come individuare le parole chiave per Google Ads, è anche bene sapere quante keyword inserire nei tuoi annunci: il numero consigliato non supera in genere le 20 parole per ogni gruppo di annunci. Anche se in realtà è possibile inserire molte più parole chiave nelle tue campagne, dovrai sempre ponderare bene la tua scelta, considerando la possibilità di intercettare utenti non interessati.

Vuoi qualche consiglio per le tue campagne Google Ads? Contattaci per tutte le info!

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